01 gennaio 2008

FESTE E TRADIZIONI ROMANE: MISTER OK E IL TUFFO DEL PRIMO GENNAIO

E dopo la notte passata nelle strade e nelle piazze di Roma (una tradizione di recente istituzione) a festeggiare il capodanno assistendo a spettacoli e concerti gratuiti, un'altra tradizione che da ben 53 anni si ripete a Roma è il tuffo nel Tevere, da Ponte Cavour, il primo giorno dell’anno, alle 12 dopo lo sparo del cannone del Gianicolo. Questo appuntamento, oramai tradizionalmente atteso da una grande folla di romani e turisti, si deve all’italo-belga Rick De Sonay, meglio conosciuto a Roma, come “Mister OK”, perchè prima e dopo ogni tuffo faceva con la mano il segno di "OK" per rassicurare la folla. In questo modo singolare Mister OK voleva salutare il nuovo anno. In effetti, oltre mezzo secolo fa, il Tevere era un fiume ancora non inquinato ed il rapporto che soprattutto i ragazzi avevano con lui era ben diverso da quello che hanno i ragazzi di oggi: il fiume era, subito dopo la guerra, il “mare dei romani” e bande di ragazzi, nelle calde giornate estive, prendevano il bagno proprio nelle sue acque, sotto i ponti e vicino i mulini che, a quei tempi, ne riempivano le sponde. E da un paio d’anni sono stati anche ripristinati i famosi “barconi” che, attrezzati con sabbia, sdraio ed ombrelloni, danno la possibilità ai romani (almeno a quelli più coraggiosi, in verità) di prendere il sole proprio sotto i bastioni di Castel Sant’Angelo. Scomparso oramai da qualche anno il buon Mister OK, che comunque fino ad età avanzata non mancava l’appuntamento annuale con il fiume, la sua eredità è stata raccolta dagli abituali tuffatori Marco Fois, Aldo Corrieri ma soprattutto da Maurizio Palmulli, bagnino 55enne ai cancelli di Castelfusano, che da ben 20 anni esegue il pericoloso tuffo: pericoloso perchè l’acqua del Tevere non è mai troppo profonda da poter garantire la necessaria sicurezza ai tuffatori, per non parlare degli eventuali oggetti o rami che potrebbero trovarsi in acqua. E, non da ultima, la temperatura, sia in acqua che fuori, quasi prossima agli zero gradi... non per niente siamo al primo gennaio.... Eppure da ben oltre cinquanta anni la tradizione sopravvive e, ogni anno, si aggiungono agli abituali temerari tuffatori dei nuovi pazzi, pronti a tuffarsi da oltre 18 metri d’altezza nelle acque gelide e non proprio pulitissime.




L’amicizia tra il Palmulli e Mister OK risale a diversi decenni fa: il Palmulli racconta infatti di aver conosciuto da bambino Mister OK al pontile di Ostia. E per questo si è sentito quasi obbligato a tramandare il tradizionale tuffo quando seppe della malattia di Mister OK. La tradizione del tuffo, pericoloso ma oramai tollerato dalle autorità ed immancabilmente ripreso, ogni anno, da diverse troupe televisive, viene quindi portata avanti dagli abituali “tuffatori”, proprio per il fatto che nessuna autorità si prende la responsabilità di autorizzarlo ma, allo stesso tempo, non si può deludere tutta quella folla di spettatori che annualmente si attesta alle balaustre del ponte gia dalle prime ore della mattina del primo gennaio. Palmulli racconta poi che in un anno di particolare “piena” del fiume il comandante della polizia fluviale, su un battello che era stato predisposto per “recuperare” gli infreddoliti tuffatori, li diffidò formalmente dal tuffarsi, proprio per la pericolosità dovuta alla forte corrente del fiume. I tuffatori, allora, diedero “apparentemente” appuntamento alla folla di spettatori al seguente 6 gennaio, ma poi, allontanatosi il battello della polizia fluviale, con una semplice occhiata d’accordo tra di loro si tuffarono, per non deludere gli spettatori accorsi sul ponte. Il buon senso dei poliziotti li fece tornare indietro a raccogliere i tuffatori e visto l’entusiasmo della folla, evitò di arrestarli. Come potete verificare nel filmato Mister OK divenne così popolare da veder inserito uno dei suoi tuffi nel Tevere nel film "Straziami ma di baci saziami", con Nino Manfredi (che poi lo emula per affogare le sue pene d'amore).



4 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao.
Anche io oggi pensavo a Mister Ok e al tuffo. E secondo me prima di tirare le cuoia un tuffo nel Biondo Tevere lo faccio anche io!
Lola.

conde-duque ha detto...

Ciao, Jajo, come stai?
Felice Anno Nuovo!!!!!

Anonimo ha detto...

ricordo ancora la festa di noantri parlo 1959? il rito del bagno nel tevere ,insomma conosco abbastanza bene roma x esserci vissuta tra un intervallo e l'altro 4 anni se ti và passa dal mio sito di cucina http://zenzero2.blogspot.com buona serata

JAJO ha detto...

Ciao Marcella, ho passeggiato nei tuoi 3 blog proprio ieri sera: è sempre un piacere! Sono molto particolari, diversi dai soliti... Bello il post su Gandhi !
Jacopo