E' un piatto tipico della tradizione ebraico-romanesca, di facile realizzazione e di grande gusto (tra l'altro è divertente gustare, ad uno ad uno, i petali del carciofo).
Si prende un bel carciofo romanesco a persona (essendo golosi anche due :-D) e si monda il gambo (lasciandone solo il cuore lungo circa 8-10 centimetri) togliendo anche il primo strato di petali (al limite i primi due, se il carciofo risultasse ancora duro) e ne si tagliano le punte di circa un centimetro (ma a me piace lasciarli interi, per avere un aspetto "scenografico" migliore).
I carciofi con i gambi mondati
(è bene tagliare anche la punta dei petali, che può risoltare dura e spinosa)
(è bene tagliare anche la punta dei petali, che può risoltare dura e spinosa)
Mentre si puliscono gli altri carciofi quelli mondati si mettono a bagno in una bacinella o direttamente nel lavandino, dopo aver spremuto nell'acqua almeno un limone (per non farli annerire). Si asciugano poi i carciofi e, afferrandoli per il gambo, si "battono" leggermente su un piano per farli aprire leggermente, così da facilitarne la cottura anche all'interno.
Dopo aver spolverato l'interno del carciofo con un pizzico di sale, si immergono, uno alla volta, nell'olio (per me rigorosamente extravergine di oliva) bollente (circa un litro) messo in un pentolino largo almeno 20 centimetri ed alto una trentina.
Dopo aver spolverato l'interno del carciofo con un pizzico di sale, si immergono, uno alla volta, nell'olio (per me rigorosamente extravergine di oliva) bollente (circa un litro) messo in un pentolino largo almeno 20 centimetri ed alto una trentina.
Mi raccomando: il pentolino deve essere capiente perchè il carciofo si "aprirà" come un fiore
La frittura deve durare dai 10 ai 15 minuti (a seconda della grandezza del carciofo).
Quando il carciofo comincia ad indorarsi ed ad "aprirsi" come un girasole, schizzare qualche goccia d'acqua fredda nell'olio: questo renderà ancora più croccanti i petali. Si mettono poi i carciofi a scolare su carta assorbente e si "condiscono" con un pizzico di sale e, volendo, di pepe.
3 commenti:
Io li faccio più o meno come te, ma faccio la doppia frittura, la prima in olio meno caldo per cuocere el a seconda in olio più caldo per renderli coccanti.
Un'ultima cosa:
i carciofi alla giudia si mangiano con le mani prendendo un petalo per volta. A volte li vedo mangiare con coltello e forchetta ma si assaporano meno anch e prechè i primi petali in genere non si possono mangiare per intero perchè sono duri.
Ciao Dani, mi avevi già detto della tua doppia frittura.
Per renderli croccanti però basta anche schizzare alcune gocce d'acqua fredda sui carciofi qualche secondo prima di toglierli dall'olio.
COLTELLO E FORCHETTA ?????
AAAAAAAAARRRRRRRRRGGGGGGGGG !!!!!!!
E R E S I A !!!!!!!
Il bello dei carciofi alla giudia è........: LECCARSI LE DITA !!!!!!
mi super lecco le dita tutte le volte che vengo a roma m'abbuffo buon inizio di settimana
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