02 novembre 2007

FESTE ROMANE - I LUOGHI DELLA MEMORIA

Da una quindicina d'anni, in concomitanza con la festività di Ognissanti, il 2 di Novembre (ma in alcuni casi ed in alcuni luoghi anche la prima domenica di Novembre) si celebra quella che può essere definita una vera e propria manifestazione: I Luoghi della Memoria.
In quesa giornata, dedicata al ricordo dei propri cari defunti, alcuni attori e musicisti rendono omaggio "ai più" declamando poesie o leggendo pagine di prosa o, ancora, effettuando dei veri e propri concertini di musica sacra o classica nei luoghi di Roma maggiormente deputati alla commemorazione. Quindi, presso alcuni angoli dei cimiteri del Verano o di Prima Porta, presso il Cimitero Acattolico di San Paolo, ma anche presso luoghi sacri, chiese o monumenti, come il Pantheon o il Roseto Comunale (sorto sull'area di un vecchio cimitero ebraico), si può assistere a delle performances di attori (più di una volta vi ha partecipato anche Gigi Proietti) che recitano poesie o pagine di prosa inerenti il tema della morte (ma non solo). D'altro canto molti poeti e drammaturghi, musicisti, pittori e scultori hanno dedicato al tema della morte grandi pagine del proprio genio artistico.


C'è da dire che quasi immediatamente si crea un'atmosfera molto intima e particolare, malgrado la folla che si ferma ad ascoltare gli artisti. Forse tutto dipende dalla predisposizione dell'animo umano in questo giorno particolare, forse dal luogo in cui ci si trova o forse dalla bella giornata di sole ma con l'arietta freddina di inizio novembre che invita, malgrado tutto, a non stare in casa.

Proprio in questa data, l'Arciconfraternita dei devoti di Gesù al Calvario e di Maria Santissima Addolorata (in sollievo delle Anime Sante del Purgatorio), più brevemente detta dei "Sacconi Rossi" (fondata nel XVII° secolo), con il patrocinio dell'Ospedale San Giovanni Calibita - Fatebenefratelli, ha luogo nell'isola Tiberina, con partenza dalla chiesa di San Bartolomeo all'Isola, una processione notturna in memoria degli annegati nel Tevere, alla quale partecipano i membri della Confraternita debitamente abbigliati con il mantello rosso, da cui il nomignolo.
Compito dell'Arciconfraternita (che istituì la Via Crucis al Colosseo) era ripescare e dare sepoltura agli annegati nel Tevere (così come i corpi dei morti rinvenuti nella campagna o nelle strade della città venivano raccolti dall'Arciconfraternita della chiesa di Santa Maria dell'Orazione e Morte, in Via Giulia). La sepoltura degli annegati era molto particolare, infatti le ossa scarnificate venivano deposte in maniera, macabra ma quasi "decorativa", nel cimitero sotterraneo del convento dell'isola. Una cosa molto simile avveniva nella Cripta dei Cappuccini di Via Veneto e, appunto, nella chiesa di Santa Maria dell'Orazione e Morte in Via Giulia. Dal 1983 è stata ripristinata l'usanza (interrotta una prima volta intorno al 1870 e poi di nuovo verso la fine degli anni '60 del 1900) di celebrare una cerimonia in suffragio degli annegati nel Tevere: al tramonto del 2 Novembre, celebrata la messa nella chiesa di San Bartolomeo all'Isola (appunto sull'Isola Tiberina), i membri dell'Arciconfraternita, accompagnati da diverse autorità civili ed ecclesiastiche, si recano in processione lungo le sponde del Tevere generalmente fino a Ponte Garibaldi; qui viene gettata nel fiume una corona di fiori in omaggio ai defunti nel fiume. Dopodichè la processione torna nel cimitero sotterraneo del convento dove avviente una cerimonia di assoluzione ai resti dei confratelli.


Come detto quest'usanza è stata ripristinata (dopo l'estinzione del sodalizio, avvenuta intorno al 1960) nella prima metà degli anni '90 del 1900 grazie al "Centro Luigi Huetter per lo studio e la documentazione sulle Confraternite e le Università dei Mestieri Romane", all'Arciconfraternita di Santa Maria dell'Orto ed ai Francescani di San Bartolomeo all'Isola.

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