22 luglio 2008

CUCINA ROMANA: LA MISTICANZA

La Misticanza è un contorno prettamente romano, anche se insalate del genere è facile trovarle, anche con nomi simili, un po' in tutto il centro Italia. In questi ultimi tempi la televisione ed Internet, attraverso blog e forum di cucina, la stanno facendo conoscere un po' in tutto il territorio italiano.
In effetti la misticanza non è un piatto vero e proprio, con degli ingredienti e dosi definiti, ma si tratta di un semplice "miscuglio" di erbe e verdure di stagione, coltivate o raccolte in campi e boschi, e mescolate a crudo. In linea di massima è un piatto che è possibile consumare dalla fine di Aprile ai primi di Novembre, quando le erbette (per le prime o le ultime piogge, oppure durante l'estate) sono più tenere e rigogliose.
Le verdure "di base", quelle sul mercato più facilmente reperibili, di quest'insalata sono l'indivia, la rughetta, i cuori di lattuga, il crescione, la pimpinella, la cicoria selvatica, le cime di finocchio selvatico, mentre, chi le sa riconoscere e va per campi a cogliere le verdure in proprio, può aggiungere l'erbanoce (o erba San Pietro), la caccialepre, la cresta di gallo, la porcellana, il dente di cane (o dente di leone, o pisciacane o tarassaco), l'erba stella, la porcacchia, i raperonzoli, i crespigni (o lattuca pungente), la cipiccia (lattughetta o radicchiello), la valerianella, l'insalata riccia, la regina dei ghiacci, la minutina, la papala (pianta di papavero), la barba di frate, il cerfoglio, l'orecchio d'asino ed addirittura le margherite o altri piccoli fiori di campo. Contaminazioni moderne prevedono l'aggiunta di pezzetti di finocchio, cipolla fresca, ravanelli, cuori di carciofo, sedano, carote ed ancora delle fettine di mela o pera, uvetta sultanina, noci o dei pinoli. Insomma: più cose si aggiungono più sapore acquista l'insalata.
Il tutto viene condito con olio, sale (volendo, una goccia d'aceto oppure, come faccio io con le puntarelle, una salsina preparata con alici e due rossi di uovo sodo pestati al mortaio, olio, sale) e pepe macinato grosso. Gradevoli possono anche essere dei semi di finocchio, finocchetto selvatico, coriandolo, cumino o foglie sminuzzate di origano e timo.
Fino agli inizi dell'800 molte di queste erbe e verdure erano coltivate principalmente negli orti dei conventi, quindi i frati le coglievano e passavano di porta in porta a venderle in cambio di un piccolo obolo.

4 commenti:

OtroTango ha detto...

con questo caldo un piattone di misticanza ci starebbe... ciauz!

Schizzo di colore ha detto...

Hola Jacopo!!!
Voi mi dite che ci va tempo per trovare il mio blog ma...sono quasi 20 giorni!!!???
Boh...speriamo in bene...
Per ora comunque non sono certo un mago dei blog!! Tutt'altro.
Sto imparando alla velocità della luce ma ho bisogno di molte lezioni..
Grazie per la tua visita!!

Anonimo ha detto...

ciao, sono un spagnolo innamorato de roma, delle madonnele, del Reucio,, trastevere, festa de noantri, delle stornelli anche, di gabriela ferri, fiorini, trilussa, ho trovato questa pagina e mi piace. grazie

auguri,Miyi

JAJO ha detto...

ADRIANA: hai ragionissima :-)

SCHIZZO DI COLORE: allora? Vanno meglio le cose ? :-)

MIYI: grazie di essere passato a passeggiare per Roma sul mio blog: torna quando vuoi :-D