08 gennaio 2007

LE "MADONNELLE"

All’angolo o sulla facciata di quasi ogni palazzo del centro storico di Roma si possono notare delle edicole votive, dedicate per lo più alla Madonna (per questo i Romani le chiamano “Madonnelle”), a protezione del palazzo stesso o della strada.






Le tre "madonnelle" di Piazza Farnese

Questo vero è proprio culto era già in vigore al tempo dell’antica Roma (quando ai Lari erano dedicate delle aediculae, piccoli tempietti posti agli incroci delle strade).




Due "madonnelle" di epoca romana

Queste edicole erano dei veri e propri luoghi di culto presso cui si recavano i devoti, portando offerte varie (dalla frutta ed ortaggi agli animali da sacrificare e, successivamente soldi ed ex voto), per chiedere protezione. Diverse e specifiche corporazioni religiose si occupavano della manutenzione delle edicole e sembra che a quei tempi queste ultime fossero già diverse centinaia. In epoche successive, con la diffusione del cristianesimo, le immagini pagane poste ai crocicchi delle strade furono sostituite per lo più con quelle della Madonna.



Queste immagini sacre furono poste su mura, porte e facciate delle case, per porre queste ultime sotto la diretta protezione della Vergine.







Si trattava, nella maggior parte, di pitture abbastanza grossolane, fatte direttamente sui muri o su tavole di legno; per proteggerle dalle intemperie degli elementi alcune, soprattutto quelle poste in punti particolarmente ventosi o esposti alla pioggia o al sole battente, sono riparate da una piccola tettoia o un vero e proprio baldacchino.








Quattro esempi di Madonnelle con Baldacchino

Molte di queste edicole risalgono al cinque-seicento, quando parte dei palazzi del centro storico (come ho già detto nel post dedicato a Piazza Navona) vennero riedificati ad opera di potenti famiglie, e alcune di queste immagini sono legate al verificarsi d’eventi miracolosi. Al fine di verificare la veridicità di tali prodigi, fu istituita addirittura una speciale commissione papale, che, dopo studi e testimonianze di vaio genere, dichiarò “miracolose” quasi trenta di queste immagini. Si calcola che alla fine del 1.800 ve ne fossero in tutta Roma circa 3.000 mentre alla fine del XX° secolo, pur avendone oramai perse molte nel centro storico, estendendosi addirittura la tradizione al alcuni palazzi della nuova periferia romana, sembra si sia rimasti stabili su queste cifre






Tre madonnelle più "recenti"

(anche se, rispetto a quelle del Rinascimento, si è perso molto del carattere artistico nelle raffigurazioni e ci si limita a rappresentare il volto della Madonna "orante").





Non essendoci, per la maggior parte di queste edicole, più nessun addetto alla manutenzione, si può spesso notare che il dipinto è quasi completamente scomparso e rimane visibile soltanto la cornice di stucco che lo conteneva.








































































4 commenti:

conde-duque ha detto...

Eccellente idea la de aprire questo blog su Roma!!! Qui hai il tuo fan numero 1!!
Le madonnnelle sono molto interessante, e la fotografia sono perfetta...
Io ho due libri molto interessanti su Roma di io è comprato lì: uno è "Storia di Roma. Dalla fondazione all'inizio del terzo millennio", di parecchi autori (Claudia Cerchiai, Giovanni di Benedetto, Ludovico Gatto, etc) e l'altro è "Storie della città di Roma", di Claudio Rendina.
Conosci questi libri? Il primo è forse troppo serio (storico, annoiato), mà il secondo parla di leggende, cronache, racconti di amore e delitti, avventure licenziose e mistiche, etc.

Tornarò subito.
Ciao.

JAJO ha detto...

Ciao Conde-Duque, quello di Rendina lo conosco mentre l'altro l'ho visto in libreria ma non mi ha entusiasmato perchè, secondo me, si deve parlare di Roma con curiosità e non in modo troppo serie: quando si legge qualcosa su Roma ci si deve sentire immersi nei suoi vicoli, nelle sue chiese, nelle sue piazze. Si deve provare la sensazione di scoprire le tante curiosità che la caratterizzano.
Dovresti leggere il libro "I segreti di Roma" di Corrado Augias, editore Mondadori: troverai molte curiosità sulla Roma di tre millenni fa e su quella attuale. Un libro che "si fa leggere" con molto piacere.
Grazie per i complimenti: la tessera numero 1 del mio fan's club è tua :-D

P.s.: bellissimo il tuo post sulla Biblioteca Strahov.

Feddy ha detto...

Ciao, sono un paio d'ore che spulcio il tuo blog, spero che sia ancora attivo!
Anche io sono di Roma e trovo molto interessante questo tuo diario :-)
E alla faccia di chi ti ha mosso delle critiche o delle polemiche, qui e là, ti dico che qualche imprecisione può anche essere perdonata, visto l'enorme lavoro di ricerca che hai fatto :-)
Un blog davvero interessante, complimenti :-)
Parlando delle Madonnine invece, trovo sia un vero peccato che molte di loro siano abbandonate... Ce n'è una in una traversa di Via della Croce, di cui ormai si vedono solo cornice e targhette per le grazie ricevute, mi mette nostalgia non vedere l'imagine all'interno :')

JAJO ha detto...

Ciao UAPA: grazie intanto per i complimenti.

Si, il blog è attivo anche se posto con molta meno frequenza perchè sto concentrandomi ora su due libri (uno fotografico e uno... finito :-) ovviamente su Roma).

A breve posterò altre cose visto che di post "in divenire" ce ne sono molti ma devo terminare di sistemarli o integrarli per la pubblicazione.

In effetti alcuni post (quello su Girolimoni, quello sulla festa di San Giovanni e quelli su Mastro Titta hanno richiesto mesi di studio, leggendo libri, riviste, articoli, anche su internet, nonchè la visione anche di alcuni film, più o meno fedeli alla realtà ma pur sempre utili).

Le critiche poi ci possono essere, ed è giusto che sia così: soprattutto, penso tu ti riferisca al post su Girolimoni. In effetti ci sono talmente poche basi certe, pur risalendo gli eventi a solo qualche decennio fa, che pur le testimonianze portate dal commissario Dosi nel suo libro non sono del tutto affidabili e la sua teoria traballa, in alcuni punti, come tutte le altre teorie tirate fuori negli anni.

Dovrò poi decidermi a riottimizzare la visualizzazione delle foto, visto che dopo aver cambiato il layout del blog alcune sono troppo piccole e non centrate: anche l'occhio vuole la sua parte :-D

Continua a passare di qui e... cercherò di regalarti qualche altra curiosità su Roma :-)

Ciao, Jacopo.