Una cosa che a me e Claudia piace tantissimo fare è passeggiare per Roma andando alla scoperta della nostra città, che è sempre sotto i nostri occhi ma che troppo spesso non "guardiamo", alla ricerca di angoletti nascosti, scorci caratteristici, vedute suggestive e curiosità. In particolare lei ama fotografare balconi fioriti e lampioni, mentre io sono più per le panoramiche, i particolari artistici ed architettonici e le cose curiose (anche se non disdegno di fotografare balconi, lampioni - se ne trovano dei più strani - e icone votive, le cosiddette “Madonnelle”). Mi piacciono anche le fontane e fontanelle che adornano ogni angolo di Roma.
Con questo post, in particolare, voglio iniziare a farvi conoscere (a chi non è di Roma o a chi, pur essendo romano ma troppo spesso, complice la fretta e la disattenzione, non vede troppe cose che, invece, sono proprio davanti agli occhi) alcuni luoghi poco conosciuti (o magari conosciutissimi ma, proprio per questo, stranamente, non frequentati) della Città Eterna.
In particolare l’ultima nostra uscita è stata una splendida “notturna” a Castel Sant’Angelo in una calda notte di mezza estate (senza un filo d’aria).
Comincio da Castel Sant'Angelo perchè è uno dei luoghi forse più sottovalutati di Roma: da qui si gode una meravigliosa panoramica a 360° su Roma (dalla vicinissima Piazza San Pietro con Via della Conciliazione - sorta nel 1937 al posto della "spina di borgo", un vero e proprio quartiere raso al suolo proprio per permettere la costruzione dell'arteria che collega Piazza San Pietro a Castel Sant'Angelo ed al Lungotevere -, fino ad arrivare al Vittoriano ed al Campidoglio, al fontanone dell'Acqua Paola al Gianicolo, ed al complesso del Foro Italico).
La basilica di San Pietro e Via della Conciliazione visti dalla Terrazza dell'Angelo a Castel Sant'Angelo
QUESTE NON SONO MIE :-) Vista dalla cupola della Basilica: Piazza San Pietro con la Spina di Borgo prima della costruzione di Via della Conciliazione (foto del 1929) e vista recente
Lavori di demolizione della Spina di Borgo nel 1936
Nell'acquerello di Ettore Roesler Franz il campanile di Santa Maria della Transpontina (le case a sinistra sono state rase al suolo mentre il campanile è ancora lì, inglobato nelle costruzioni di Via della Conciliazione)
Il complesso del Vittoriano ed il campanile del Campidoglio svettano su un mare di cupole.
La Fontana dell'Acqua Paola (meglio conosciuta dai romani come "Er Fontanone") in Via Garibaldi, al Gianicolo
Questa è, in breve, la storia di Castel Sant’Angelo (già Mole Adriana): la struttura originaria della fortezza e l'antistante Ponte Elio, oggi chiamato Ponte Sant’Angelo, vennero costruiti dall'architetto Demetriano fra il 117 ed il 138 d.C. come mausoleo per la famiglia dell'imperatore Adriano.
L'edificio nel 271, con l'aggiunta dei bastioni difensivi, viene trasformato in avamposto delle Mura Aureliane, sulla riva destra del Tevere. Alte circa 10 metri, le mura del Passetto hanno l'aspetto caratteristico delle antiche mura urbane di protezione. L'origine del Passetto risale alla metà del VI secolo, quando Totila, il re ostrogoto che conquistò Roma e gran parte del territorio italico, fece costruire un primo muro difensivo. Di questa prima struttura muraria oggi rimane solo qualche frammento. Nella prima metà del VII° secolo papa Leone III° lo rinforzò ma, mentre nell'846, quando Roma subì l'assedio dei Saraceni, la città era ancora protetta dalle solide Mura Aureliane (edificate nel III° secolo), il Vaticano ed altre aree situate fuori da questa cinta muraria furono facilmente saccheggiate. Il tesoro di San Pietro subì tale sorte, e la stessa tomba dell'apostolo Pietro fu profanata. Alla metà del IX° secolo papa Leone IV° trasformò il Vaticano in una cittadella fortificata, facendo erigere un'intera cinta muraria che si estendeva per 3 chilometri e con ben 44 torri; l'attuale Passetto ne era solo un segmento, visto che tale cinta muraria girava tutt'intorno al colle Vaticano a protezione dell'originaria basilica. Nel 1277 Castel Sant'Angelo e la sua cinta muraria divengono di fatto proprietà dello Stato della Chiesa, che ne determina la completa e definitiva trasformazione in fortezza-prigione; sulla parte superiore del muro venne realizzato un camminamento all'aperto, che prenderà appunto il nome di "Passetto". Una curiosità del Passetto è che ancora oggi passa, in alcuni tratti, a non più di 7-8 metri da finestre, solai ed abbaini delle vicine abitazioni. L'opera fu completata nel 1492 sotto papa Alessandro VI°. Il Passetto raggiunse il massimo della sua importanza nel 1527 quando consentì a papa Clemente VII° di fuggire dai suoi appartamenti in Vaticano per raggiungere il più sicuro castello, poichè Roma cadde sotto i Lanzichenecchi, le truppe mercenarie dell'imperatore Carlo V° che per circa un anno invasero la città e che erano state inviate per ritorsione, essendo il pontefice venuto meno alla parola data di formare un'alleanza contro il re francese Francesco I°.
Nel XVI° secolo papa Pio IV° estese i confini urbani del Vaticano facendo erigere un secondo muro praticamente parallelo al Passetto, circa 100 metri più a nord: l'originario Passetto perse la sua funzione difensiva originale. Il nome originario del Passetto fu "Corridore di Borgo" poichè attraversando Borgo per la sua intera lunghezza, divideva il rione di origine medievale in due parti: il nucleo originale, rinominato Borgo Vecchio, e Borgo Nuovo compreso tra il muro nuovo e quello preesistente. Nelle mura del Passetto furono aperti diversi passaggi, così da permettere la libera comunicazione delle due parti del rione; sopra ciascuno di essi il papa fece collocare il proprio stemma. Attorno al 1630 papa Urbano VIII° fece aggiungere al camminamento una copertura, trasformandolo in un passaggio coperto.
Anche il Belli, dedicò un sonetto al Passetto di Borgo nel 1845:
Solo nel 1949 il tetto fu rimosso, ripristinando l'originaria merlatura. Per tornare a Castel Sant'Angelo il suo nome deriverebbe da un'apparizione miracolosa durante la peste del 590; secondo la tradizione, papa Gregorio Magno, durante una processione, avrebbe avuto la visione di un'angelo che rinfoderava la spada ed avrebbe interpretato quel gesto come l'annuncio della fine della pestilenza nell'urbe. A memoria dell'evento, sul vertice della Mole Adriana, venne posta una statua in legno, in seguito sostituita da più versioni in marmo e da una in bronzo, poi fusa nel 1527 per forgiare cannoni; la statua attuale, la sesta, si deve all'opera dell'artista Werschaffelt e risale al 1753.
Due suggestive "visuali" del Passetto: Castel Sant'Angelo e la basilica di San Pietro
Statua dell'Angelo
L'interno dell'edificio, oggi visitabile e convertito in Museo Nazionale di Castel Sant'Angelo, comprende, oltre a una interessante collezione di armi antiche, i fastosi appartamenti papali ornati da stucchi, fregi, affreschi, arazzi e ceramiche), è composto di cinque piani ed ingloba oltre a numerosi ambienti di epoca romana anche diverse sale affrescate di progetto rinascimentale. Dalla terrazza, resa celebre dalle melodie della Tosca musicata da Puccini (qui Cavaradossi dà il proprio struggente addio alla vita e Tosca lo segue nel suo mortale destino gettandosi dai bastioni), si gode lo splendido panorama a 360° su Roma. Per quanto riguarda il Passetto, per molti anni il percosto sopraelevato è rimasto chiuso al pubblico, essendo molte sue parti oramai instabili ed insicure. Per il giubileo del 2000 sono stati eseguiti molti e laboriosi lavori di restauro ed il Passetto è stato riaperto alle visite.
Con questo post, in particolare, voglio iniziare a farvi conoscere (a chi non è di Roma o a chi, pur essendo romano ma troppo spesso, complice la fretta e la disattenzione, non vede troppe cose che, invece, sono proprio davanti agli occhi) alcuni luoghi poco conosciuti (o magari conosciutissimi ma, proprio per questo, stranamente, non frequentati) della Città Eterna.
In particolare l’ultima nostra uscita è stata una splendida “notturna” a Castel Sant’Angelo in una calda notte di mezza estate (senza un filo d’aria).
Comincio da Castel Sant'Angelo perchè è uno dei luoghi forse più sottovalutati di Roma: da qui si gode una meravigliosa panoramica a 360° su Roma (dalla vicinissima Piazza San Pietro con Via della Conciliazione - sorta nel 1937 al posto della "spina di borgo", un vero e proprio quartiere raso al suolo proprio per permettere la costruzione dell'arteria che collega Piazza San Pietro a Castel Sant'Angelo ed al Lungotevere -, fino ad arrivare al Vittoriano ed al Campidoglio, al fontanone dell'Acqua Paola al Gianicolo, ed al complesso del Foro Italico).
La basilica di San Pietro e Via della Conciliazione visti dalla Terrazza dell'Angelo a Castel Sant'Angelo
QUESTE NON SONO MIE :-) Vista dalla cupola della Basilica: Piazza San Pietro con la Spina di Borgo prima della costruzione di Via della Conciliazione (foto del 1929) e vista recente
Lavori di demolizione della Spina di Borgo nel 1936
Nell'acquerello di Ettore Roesler Franz il campanile di Santa Maria della Transpontina (le case a sinistra sono state rase al suolo mentre il campanile è ancora lì, inglobato nelle costruzioni di Via della Conciliazione)
Il complesso del Vittoriano ed il campanile del Campidoglio svettano su un mare di cupole.
La Fontana dell'Acqua Paola (meglio conosciuta dai romani come "Er Fontanone") in Via Garibaldi, al Gianicolo
Ponte Sant'Angelo visto dai bastioni
L'edificio nel 271, con l'aggiunta dei bastioni difensivi, viene trasformato in avamposto delle Mura Aureliane, sulla riva destra del Tevere. Alte circa 10 metri, le mura del Passetto hanno l'aspetto caratteristico delle antiche mura urbane di protezione. L'origine del Passetto risale alla metà del VI secolo, quando Totila, il re ostrogoto che conquistò Roma e gran parte del territorio italico, fece costruire un primo muro difensivo. Di questa prima struttura muraria oggi rimane solo qualche frammento. Nella prima metà del VII° secolo papa Leone III° lo rinforzò ma, mentre nell'846, quando Roma subì l'assedio dei Saraceni, la città era ancora protetta dalle solide Mura Aureliane (edificate nel III° secolo), il Vaticano ed altre aree situate fuori da questa cinta muraria furono facilmente saccheggiate. Il tesoro di San Pietro subì tale sorte, e la stessa tomba dell'apostolo Pietro fu profanata. Alla metà del IX° secolo papa Leone IV° trasformò il Vaticano in una cittadella fortificata, facendo erigere un'intera cinta muraria che si estendeva per 3 chilometri e con ben 44 torri; l'attuale Passetto ne era solo un segmento, visto che tale cinta muraria girava tutt'intorno al colle Vaticano a protezione dell'originaria basilica. Nel 1277 Castel Sant'Angelo e la sua cinta muraria divengono di fatto proprietà dello Stato della Chiesa, che ne determina la completa e definitiva trasformazione in fortezza-prigione; sulla parte superiore del muro venne realizzato un camminamento all'aperto, che prenderà appunto il nome di "Passetto". Una curiosità del Passetto è che ancora oggi passa, in alcuni tratti, a non più di 7-8 metri da finestre, solai ed abbaini delle vicine abitazioni. L'opera fu completata nel 1492 sotto papa Alessandro VI°. Il Passetto raggiunse il massimo della sua importanza nel 1527 quando consentì a papa Clemente VII° di fuggire dai suoi appartamenti in Vaticano per raggiungere il più sicuro castello, poichè Roma cadde sotto i Lanzichenecchi, le truppe mercenarie dell'imperatore Carlo V° che per circa un anno invasero la città e che erano state inviate per ritorsione, essendo il pontefice venuto meno alla parola data di formare un'alleanza contro il re francese Francesco I°.
Nel XVI° secolo papa Pio IV° estese i confini urbani del Vaticano facendo erigere un secondo muro praticamente parallelo al Passetto, circa 100 metri più a nord: l'originario Passetto perse la sua funzione difensiva originale. Il nome originario del Passetto fu "Corridore di Borgo" poichè attraversando Borgo per la sua intera lunghezza, divideva il rione di origine medievale in due parti: il nucleo originale, rinominato Borgo Vecchio, e Borgo Nuovo compreso tra il muro nuovo e quello preesistente. Nelle mura del Passetto furono aperti diversi passaggi, così da permettere la libera comunicazione delle due parti del rione; sopra ciascuno di essi il papa fece collocare il proprio stemma. Attorno al 1630 papa Urbano VIII° fece aggiungere al camminamento una copertura, trasformandolo in un passaggio coperto.
Anche il Belli, dedicò un sonetto al Passetto di Borgo nel 1845:
ER PASSETTO DE CASTEL SANT'ANGIOLO
Lo vòi sapé ch'edè quer corritore
Che, cuperto qua e là da un tettarello,
Da San Pietro va giù ssin a Castello
Dove tira a le vorte aria mijore?
Mo tte lo dico in du' battute: quello
Lo tie pper uso suo Nostro Siggnore,
Si mai per quarche ppicca o bell'umore
Je criccassi de fà a nisconnarello.
Drent'a Castello pò giucà a bon gioco
Er Zanto-padre, si je fanno spalla
Uno pe pparte er cantiggnere e er coco.
E sotto la banniera bianca e gialla
Pò dà commidamente da quer loco
Binedizzione e cannonate a ppalla.
G. G. Belli, 17 dicembre 1845
Lo vòi sapé ch'edè quer corritore
Che, cuperto qua e là da un tettarello,
Da San Pietro va giù ssin a Castello
Dove tira a le vorte aria mijore?
Mo tte lo dico in du' battute: quello
Lo tie pper uso suo Nostro Siggnore,
Si mai per quarche ppicca o bell'umore
Je criccassi de fà a nisconnarello.
Drent'a Castello pò giucà a bon gioco
Er Zanto-padre, si je fanno spalla
Uno pe pparte er cantiggnere e er coco.
E sotto la banniera bianca e gialla
Pò dà commidamente da quer loco
Binedizzione e cannonate a ppalla.
G. G. Belli, 17 dicembre 1845
Solo nel 1949 il tetto fu rimosso, ripristinando l'originaria merlatura. Per tornare a Castel Sant'Angelo il suo nome deriverebbe da un'apparizione miracolosa durante la peste del 590; secondo la tradizione, papa Gregorio Magno, durante una processione, avrebbe avuto la visione di un'angelo che rinfoderava la spada ed avrebbe interpretato quel gesto come l'annuncio della fine della pestilenza nell'urbe. A memoria dell'evento, sul vertice della Mole Adriana, venne posta una statua in legno, in seguito sostituita da più versioni in marmo e da una in bronzo, poi fusa nel 1527 per forgiare cannoni; la statua attuale, la sesta, si deve all'opera dell'artista Werschaffelt e risale al 1753.
Due suggestive "visuali" del Passetto: Castel Sant'Angelo e la basilica di San Pietro
Statua dell'Angelo
L'interno dell'edificio, oggi visitabile e convertito in Museo Nazionale di Castel Sant'Angelo, comprende, oltre a una interessante collezione di armi antiche, i fastosi appartamenti papali ornati da stucchi, fregi, affreschi, arazzi e ceramiche), è composto di cinque piani ed ingloba oltre a numerosi ambienti di epoca romana anche diverse sale affrescate di progetto rinascimentale. Dalla terrazza, resa celebre dalle melodie della Tosca musicata da Puccini (qui Cavaradossi dà il proprio struggente addio alla vita e Tosca lo segue nel suo mortale destino gettandosi dai bastioni), si gode lo splendido panorama a 360° su Roma. Per quanto riguarda il Passetto, per molti anni il percosto sopraelevato è rimasto chiuso al pubblico, essendo molte sue parti oramai instabili ed insicure. Per il giubileo del 2000 sono stati eseguiti molti e laboriosi lavori di restauro ed il Passetto è stato riaperto alle visite.
L'ennesima veduta della cupola di San Pietro dalla Terrazza dell'Angelo
1 commento:
Su Castel Sant'Angelo ho letto e visto foto anche su Trivago
il sito a cui collaboro!
Complimenti un bel blog veramente piacevole da seguire!
Saluti.
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